Invito al viaggio
Abitanti
Se ti perdi negli occhi e nelle posture dei corpi che incontri fai conoscenza degli abitanti di Artego. Ognuno ha il suo luogo, come se avessero scelto la propria stanza: chi bianca, chi di legno rugoso, chi al sole, chi nascosto e pudico. Ciascuno di loro sussurra una storia particolare all'orecchio di chi s'avvicina e l'ascolta. Siano di terra, di carta o segnati sulla stoffa, costruiscono trame fantasiose che parlano di questa terra antica e allo stesso tempo immaginifica.
Nasoni, occhi a spirale, fianchi larghi, visi di carta, capelli arzigogolati sono loro gli abitatori e le abitatrici di Artego, entrati delicatamente attraverso le mani e i sogni di chi li ha creati, hanno trovato un luogo in cui fermarsi e far viaggiare chi ha voglia di incontrarli per davvero.
Pesci, signore, damine, re e regine, galli, cocchieri, mutanti, ballerine e gitani, tutti accomodati nelle stanze di un negozio-magazzino di storie.
Possiede nel corpo l'intreccio dei solchi
nella terra al tramonto.
Tutto gli passa dentro gli occhi,
tutto racconta prima che sia notte
a lui sussurrano pecore e cicorie selvatiche
alberi contorti e uva nella botte.
Chi siamo
Artego apre nel 2007, lì dov'è ora accanto alla via del corso, ma protetto dal suo flusso omologato. Nel 2010 assume la forma che ora ha grazie al re-incontro di due fratelli, Oronzo e Gianfranco.>>>